Promotori, ecco chi frena l’Albo unico

CASA DELLA CONSULENZA SEMPRE PIU’ LONTANA – La “Casa della Consulenza”, cioè un unico organismo e un unico albo per i promotori finanziari e i fee-only, che si occupi anche della loro vigilanza, è sempre più lontana nonostante le dichiarazioni di ottimismo lanciate anche recentemente dai vertici delle associazioni coinvolte. È vero che nei giorni scorsi in Parlamento è spuntato un disegno di legge al riguardo (vedi notizia), ma è altrettanto certo che la strada del ddl è piena di ostacoli e dilata i tempi in modo imprecisato.

LA STRADA DEL DDL – Già lo scorso giugno la novità sulla vigilanza era stata introdotta nel decreto competitività che avrebbe dovuto dare vita anche alla Casa della consulenza, ma la normativa sul tema era stata poi cancellata nella versione definitiva del testo. Tramontato il decreto legge, ora si tenta la strada del ddl.

UN NEMICO ISTITUZIONALE – Ma secondo quanto risulta a bluerating.com è probabile che la Casa della consulenza abbia un nemico istituzionale che finora non si è palesato. Parliamo della Consob che ha tutto l’interesse a mantenere la vigilanza sui promotori e – soprattutto – a incassare in tal modo i 6/7 milioni di euro di contributi obbligatori che a tale scopo percepisce ogni anno dai financial advisor vigilati. Contributi destinati a aumentare con l’aumentare del numero dei pf, come testimoniano gli ultimi dati sugli iscritti alla terza sessione d’esame (vedi notizia).

NESSUN CHIARIMENTO – È un peccato che l’authority, di cui è stata commissario anche Carla Rabitti Bedogni che sul progetto Casa della Consulenza ha impegnato strenuamente l’Organismo per la tenuta dell’Albo dei promotori finanziari (Apf) che presiede, non si sia espressa chiaramente su quest’argomento. E questo silenzio non fa che accreditare l’interpretazione citata a proposito del rallentamento del progetto suggerito da Consob in sedi istituzionali: un’operazione che non può che essere considerata miope, alla luce di una situazione che già oggi vede i “promotori finanziari” agire come consulenti a tutto tondo e l’Apf in grado di svolgere le funzioni di vigilanza.

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