Vuole fare da sé negli investimenti, ma non ne è in grado

LA LETTERA– Ho 50 anni sono sposato e ho un figlio. Il mio stipendio da impiegato è l’unico sostegno della famiglia. Abitiamo in un appartamento dato in uso gratuito da mio padre (che diventerà mio) per cui non ho spese particolari. Riesco anche a risparmiare e per i prossimi 3-5 anni gli accantonamenti mi serviranno per pagare le rate dell’auto che devo cambiare. Sono iscritto da piu’ di 10 anni al fondo Telemaco e verso ogni mese il 3% dello stipendio (percentuale che voglio aumentare) in più l’1% lo versa l’azienda inoltre contribuisco anche con il premio di produzione annuale di 500 euro. Devo dire che tale investimento mi sta dando delle soddisfazioni.
Il resto, ed è una cifra consistente, è investito in un fondo azionario previdenziale irlandese dove sono in pareggio: ho iniziato ad alimentarlo 10 anni fa. Non ho quindi guadagnato nulla e ammetto che probabilmente la la mia è stata una mossa azzardata. Penso che la soluzione migliore ora sia quella di fare il cassettista mantenendo tale posizione, considerato anche che se disinvesto ora perderei matematicamente ogni rendimento.
A breve mia moglie venderà un immobile e avendo come obiettivo famigliare un rischio medio chiedo un consiglio. Sulle azioni che da 10 anni non rendono: mi consiglierebbe di tenderle in attesa di tempi migliori o vendere…..e dove eventualmente reinvestire? Dove investire l’importo dell’immobile tenendo conto che ho già un investimento ad alto rischio?
Scarterei BoT/CcT perché fra tassi minimi e costi di gestione rendono vicino allo zero.
Non mi fido del consulente finanziario nè tantomeno dei consigli della banca.


(Lettera firmata)

RISPOSTA – Non è illegittimo gestire investire da soli i propri risparmi. Anzi direi che è un’attività intellettualmente molto stimolante (molto più utile che fare le parole crociate, per intendersi). E poi non richiede neppure il possesso di un set di informazioni enorme, ovviamente a condizione di auto-limitarsi nelle opzioni di investimento tra le quali poter scegliere. Il fatto è che lei non pare in grado di fare da solo, altrimenti non mi farebbe queste domande. Ora, è sempre meglio avere dei dubbi e confrontarsi su materie come queste che nessuno le avrà insegnato a scuola, si capisce.

Per leggere l’articolo completo di Marco Liera, cliccate qui.

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