Voluntary disclosure, ecco il nuovo autoriciclaggio

SANZIONI GRADUALI – Il rientro dei capitali, forse, sta per diventare realtà. Oggi, a meno di sorprese dell’ultima ora, il governo dovrebbe presentare in Commissione finanze della Camera l’emendamento al dl sulla “voluntary disclosure” per ciò che riguarda il reato di autoriciclaggio che a lungo ha tenuto bloccato il provvedimento. Secondo indiscrezioni nell’emendamento sono previste sanzioni graduali per il reato: da 2 a 8 anni quando i proventi arrivano da reati puniti con pene superiori nel massimo a 5 anni mentre per i reati presupposti meno gravi (quelli dichiarativi fiscali più alcuni contro la pubblica amministrazione) il giudice potrà invece ridurre discrezionalmente la pena da un terzo fino alla metà.

DOPPIO AUTORICICLAGGIO
– E’ previsto insomma, nell’emendamento del governo, un “doppio” autoriciclaggio. Sarà punito, per il nuovo reato, chi sostituisce, trasferisce o comunque impiega denaro, beni o altra utilità in attività economiche o finanziarie in modo da ostacolare concretamente l’identificazione della provenienza delittuosa. E anche chi commette un delitto non colposo punito con la reclusione inferiore nel massimo a cinque anni, se il denaro, i beni o le altre utilità provengono dal delitto stesso. Esclusa dai confini delittuosi la condotta destinata all’utilizzazione o al godimento personale. Mentre la pena è aumentata quando i fatti sono commessi nell’esercizio di attività bancaria, finanziaria o altra attività professionale.

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