Bancari indietro tutta a Milano, che crolla

SENZA CRESCITA LE BORSE SONO CARE – Partita in sordina, la seduta di Piazza Affari peggiora progressivamente e termina con accenni di “panic selling” per il tracollo dei titoli finanziari e ciclici seguito all’ulteriore calo dei prezzi del petrolio che fin da stamane ha fatto riemergere violentemente il timore che la crescita mondiale possa entrare in una fase di stallo e non giustificare oltre i livelli di valutazione raggiunti dai mercati. A fine giornata il Ftse Mib perde così il 4,44%, il Ftse Italia All-Share è fissato a -4,25% e il Ftse Italia Star cede il 2,67%, dopo la pubblicazione di nuovi dati macro deludenti negli Usa.

CAPITALI IN CERCA DI RIFUGI SICURI – Nessuna delle blue chip italiane riesce a evitare di perdere quota oggi, con Banco Popolare che crolla dell’8%, Bper, Mps e Bpm che chiudono in ribasso di oltre sette punti e Mediaset che termina a -6,37%, con solo Gtech che riesce a contenere il calo a poco meno di un punto percentuale. Negativi anche i listini europei e Wall Street, i più penalizzati appaiono gli asset percepiti come più rischiosi come i bond greci o anche i Btp italiani, che vedono il rendimento risalire al 2,29% e lo spread contro Bund sull’1,70% prima di chiudere sull’1,45%.

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