L’ex primario può rischiare come Buffett

LA LETTERA – Sono un ex primario ospedaliero di 64 anni, in pensione dal maggio 2014, con moglie casalinga ed una figlia di 23 anni a carico, tutti e tre in buona salute. Ho un’ eccellente pensione (circa 5mila euro/mese) ed una casa dove abito, acquistata dopo il pensionamento, non gravata da mutui o ipoteche. Da circa 20 anni sono titolare di una polizza infortuni, sottoscritta quando esercitavo la mia attività di chirurgo, che sono incerto se rinnovare dato che continuo a svolgere una piccola attività chirurgica presso una casa di cura convenzionata.
Ho circa 400mila euro investiti, in parti più o meno uguali, in titoli di Stato italiano, azioni ed ETF.
Quali coperture assicurative (casa/persona) mi consiglia e quale tipologia di investimenti ritiene più adeguata al nostro profilo ?
Lettera firmata

UN PICCOLO WARREN BUFFETT – Il suo profilo è vicino a quello che io definisco un “assicuratore dei mercati finanziari” o un “piccolo Warren Buffett” per le dimensioni del suo patrimonio, l’assenza di debiti e soprattutto la stabilità dei suoi flussi reddituali attesi, altrimenti definiti come “capitale umano”. Lei appartiene a quella minoranza di investitori privati che può permettersi non solamente di comprare attività rischiose come le azioni, i fondi e gli ETF azionari, ma soprattutto di poterlo fare quando tutti gli altri, spesso per buone ragioni, tendono a liberarsene. Il classico esempio è quello del marzo 2009, un momento drammatico in cui solamente Warren Buffett e una minoranza di investitori in giro per il mondo avevano le caratteristiche di risk capacity da una parte e di stabilità del capitale umano dall’altra per comprare azioni, a differenza di quelli che le vendevano

Per leggere l’articolo completo di Marco Liera, cliccate qui.

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