Intesa Sanpaolo davvero non pensa alla Germania?

MESSINA METTE LE MANI AVANTI – Sono in molti a Piazza Affari a chiedersi perché Carlo Messina, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, abbia voluto ieri precisare che l’istituto, pur avendo la possibilità di essere polo aggregante e non certo “preda”, non è interessato in modo particolare alle piccole landesbank tedesche. Che Messina sospetti che gli stress test della Bce, i cui risultati saranno resi noti nella giornata di domenica a mercati chiusi, possano portare a qualche sorpresa negativa “soprattutto per le banche tedesche e francesi” è cosa nota, avendo il manager ribadito più volte questa convinzione prima dell’estate.

RIEMERGONO VOCI SU COMMERZBANK – Secondo alcuni, tuttavia, a far mettere le mani avanti avrebbe contribuito il riaffiorare delle voci di un possibile “fidanzamento” tra l’istituto italiano e Commerzbank. Voci che non sono una novità visto che ancora prima dell’esplosione della crisi finanziaria mondiale, nell’ottobre del 2007, erano affiorate, per poi tornare a circolare nell’ottobre dello scorso anno. Voci autunnali che come le foglie sono puntualmente cadute, rivelandosi ogni volta una “bufala”.

DOMENICA MATTINA LA BCE SCOPRE LE CARTE – Sarà così anche questa volta o eventuali “problematiche” che dovessero uscire domenica mattina dall’Asset quality review della Bce per il gruppo tedesco spingeranno Intesa Sanpaolo a considerare l’ipotesi di un matrimonio in Germania, che porterebbe il gruppo in una posizione simile a quella della rivale storica Unicredit, che già da anni ha conquistato HypoVereinsbank (e la sua controllata Bank Austria Creditanstalt)? La risposta definitiva potrebbe giungere, se non già domenica, entro la fine dell’anno, per intanto a Piazza Affari il titolo continua a recuperare terreno.

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