DEUTSCHE BANK: OCCHIO A UBI E CARIGE – Una volta superato lo scoglio dell’Aqr della Bce, per le banche italiane (ma non solo) potrebbe aprirsi un nuovo periodo di consolidamento. La convinzione è diffusa già da qualche tempo sul mercato e trova oggi una conferma in un report di Deutsche Bank in cui si sottolinea come le banche italiane abbiano la necessità “di migliorare la loro efficienza” per elevare gli indici di redditività. La buona notizia secondo gli esperti è che “pensiamo che ci sia spazio per tagliare ulteriormente i costi nel settore” e una fase di consolidamento “potrebbe accelerare il processo”. Tra i singoli gruppi, agli esperti tedeschi un matrimonio tra Ubi Banca e Banca Carige sembrerebbe “una logica combinazione” con la possibilità di assistervi già nel corso del prossimo anno.
MATRIMONI IMPOPOLARI – Meno probabili, nonostante le voci, sembrano invece matrimoni tra le maggiori popolari. Banco Popolare, Bpm e Bper dovrebbero uscire “tutte bene dall’Aqr” e dispongono di governance che potrebbe limitare la fattibilità di eventuali integrazioni tra di esse, tanto più che le maggiori sinergie sarebbero individuabili sul fronte del taglio dei costi, un argomento alquanto delicato sia per i soci-dipendenti sia per gli enti locali presenti nel capitale di ciascun istituto. Non sarebbero invece da escludere acquisizioni di popolari di minore dimensione, non quotate. Creval, Veneto Banca e Popolare di Vicenza restano comunque potenziali prede al pari di Banca Carige, mentre Banco Popolare e Bper e Bpm potrebbero affiancare Ubi Banca quali potenziali acquirenti.