La Bce boccia nove banche italiane, Bankitalia ne “recupera” sette

BCE E BANKITALIA DANNO I NUMERI – Nove istituti bocciati su 15, sulla base dei bilanci al 31 dicembre 2013: è questo il pesante verdetto dell’Asset quality review e degli stress test condotti dalla Bce su oltre un centinaio di istituti europei tra cui 15 italiani. Tenendo tuttavia conto degli aumenti di capitale condotti in porto da inizio anno ad oggi i “bocciati” si riducono a quattro come precisa la Banca d’Italia in una nota: Bpm, Banca Popolare di Vicenza, Banca Carige e Mps.

A MPS E CARIGE SERVIRANNO 3 MILIARDI – Gli aumenti di capitale, sottolinea Via Nazionale, non sono state le uniche misure intraprese “idonee a coprire le potenziali carenze rese note dalla Bce”. Tenendo conto anche di cessioni di asset a rischio, rimozione di add on sul capitale e validazioni di modelli interni di calcolo del rischio gli istituti che ancora mostrano carenze di capitale si riducono a due: Banca Carige (che ha bisogno di 814 milioni di euro) e Mps (cui servono 2,11 miliardi, ovvero 1,35 miliardi se non si tenesse conto del rimborso dei Monti bond).

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