Credit Suisse: le banche europee sono da sovrappesare

ESAME NEL COMPLESSO POSITIVO – Il Credit Suisse reitera il proprio “overweight” (sovrappesare in portafoglio, ndr) sulle banche europee dopo aver letto i risultati dell’Asset quality review e degli stress test della Bce, che secondo gli esperti svizzeri rappresentano “un passo nella giusta direzione” e dovrebbero essere nel complesso apprezzati dai mercati.  Con solo 13 banche delle 130 esaminate che ancora necessitano di capitali per complessivi 9,5 miliardi una volta tenuto conto delle misure prese da inizio anno, il bicchiere è dunque più che mezzo pieno.

SORPRESA POSITIVA DALLA SPAGNA – Due i paesi maggiormente interessati dai risultati diffusi ieri secondo gli esperti svizzeri. Sul fronte positivo la Spagna non appare avere significative carenze di capitali e questo dovrebbe rassicurare i mercati circa il fatto che gli istituti iberici hanno voltato l’angolo. Favoriti dalla prevedibile rivalutazione del settore appaiono in particolare Banco Popular e Banco Sabadell. Ma anche ING Groep in Olanda e Commerzbank in Germania sembrano uscire dal test meglio di quanto si pensava e potrebbero beneficiare di una rivalutazione.

PER L’ITALIA UN RISULTATO DELUDENTE – Sul fronte negativo, l’Italia continua a mostrare livelli elevati di crediti problematici e vede quattro banche (ridotte a due dopo le ulteriori misure prese nel corso dell’anno, non solo in termini di aumenti di capitale) ancora con carenze patrimoniali a cui far fronte, con Mps che pare uscire “particolarmente male” dal test. Qualche delusione viene tuttavia segnalata anche per le britanniche Lloyds Banking Group e Royal Bank of Scotland mentre in Danimarca le autorità hanno già chiesto a Danske di mettere sotto esame gli “impaired asset” (ossia quelli per cui la valutazione di mercato è inferiore ai valori di libro) nel quarto trimestre dell’anno, cosa che potrebbe portare a una richiesta di rafforzamento patrimoniale a inizio 2015.

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