MPS SI PREPARA AD AUMENTO E CESSIONI – Fari puntati a Piazza Affari sul titolo Mps, dopo che domenica la banca ha annunciato in una nota di stare valutando con le competenti autorità il Capital Plan “necessario a coprire il deficit patrimoniale riveniente dal Comprehensive Assessment, riconducibile all’analisi di scenario avverso dello Stress Test” (qui la notizia). Le misure ipotizzate, precisa la nota, “prevedono la copertura integrale del deficit attraverso un aumento di capitale”, mentre “non è allo studio” l’esercizio da parte di Mps della facoltà di conversione anticipata dei “Monti bond” in azioni ordinarie “ovvero qualsiasi altra ipotesi che veda il Ministero dell’Economia e delle Finanze intervenire nella forma di nuovi aiuti di stato, come dichiarato più volte dallo stesso ministero”.
TRA DUE GIORNI IL VIA LIBERA, IL TITOLO VOLA IN BORSA – Il progetto di Capital Plan ha fatto sapere l’istituto senese “contiene altresì ulteriori misure non diluitive e non onerose per la banca, tra cui la cessione di asset finanziari, volte a rafforzarne ulteriormente il profilo patrimoniale, la cui solidità è peraltro già stata attestata dall’ampio superamento dell’Aqr” della Bce. Entro il 5 novembre il Cda si riunirà per deliberare in merito al Capital Plan, così da pubblicarne il contenuto prima del termine ultimo del 10 novembre fissato dalla Bce. Dopo la nota Axa, già azionista di Mps al 3,725%, ha fatto sapere di voler partecipare all’operazione. A Milano, dove il titolo ha perso nel solo mese di ottobre il 40% del proprio valore, scattano subito nuovi acquisti e ricoperture, tanto che l’azione è al momento sospesa al rialzo dopo un ultimo prezzo di 64,8 centesimi di euro per azione (+7,32%) con oltre 71 milioni di pezzi già passati di mano.