Viva gli uomini d’oro

UOMINI DI GRANDE IMPATTO MEDIATICO – L’autunno 2014 è stato caratterizzato da alcuni eventi che hanno colpito uomini di grande impatto mediatico a cominciare da Luca di Montezemolo che ha lasciato la Ferrari dopo decenni di grandi risultati. Anche il mondo dei fondi ha vissuto un evento analogo con l’uscita di Bill Gross dal fondo Pimco. È un caso emblematico di come un singolo gestore partito con un team di pochi uomini, ma animato da determinazione, competenza e capacità, sia riuscito in pochi anni a diventare il numero uno mondiale nella gestione dei fondi obbligazionari tanto da aver raccolto oltre 1.000 miliardi di euro di patrimonio gestito.

L’USCITA DI GROSS – L’uscita di Gross (approdato al competitor Janus) è accompagnata da polemiche e problemi gestionali che stanno portando a una situazione di crisi che ci auguriamo temporanea e passeggera del fondo, ma al momento interessa valutare l’impatto su futuro delle società legate alle sorti di un singolo uomo. Cosa succederebbe se Carmignac si trovasse senza Carmignac? Anche in Italia alcune aziende sono cresciute e hanno prosperato sulla spinta di uomini capaci e determinati che hanno fatto la differenza.

I CASI ITALIANI – Come potrebbe essere Mediolanum senza Ennio Doris, un uomo che ha fatto il venditore di prodotti finanziari, poi il manager e infine è diventato l’anima imprenditoriale di un gruppo unico al mondo? Quanto vale per Azimut l’esperienza, la competenza e la determinazione di Pietro Giuliani che in oltre 20 anni di impegno ha portato la sua società a essere leader in borsa e ha creato valore per migliaia di collaboratori? Per chi conosce il mondo dei professionisti della finanza non ci sono dubbi che le capacità dei singoli fanno la differenza per le aziende e il mercato di riferimento. Lunga vita ai grandi uomini, il mondo ne ha bisogno.

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