Le attuali quotazioni non fermano le esplorazioni petrolifere

GREGGIO A 80 DOLLARI NON SPAVENTA PRODUTTORI – Il petrolio a 80 dollari non arresterà la corsa a nuove esplorazioni da parte di giganti come Bp o Total, né porterà l’Opec a tagliare la produzione. Lo sottolinea l’agenzia Bloomberg riprendendo dichiarazioni rilasciate dall’amministratore delegato di Bp, Robert Dudley, dal presidente della divisione esplorazione e produzione di Total, Arnaud Breuillac, e dal ministro del petrolio del Kuwait, Ali Al-Omair, ritrovatisi ieri ad Abu Dhabi proprio per partecipare a una conferenza sulle prospettive del settore petrolifero.

PROGETTI IN CORSO REDDITIZI ANCHE A QUESTI LIVELLI – I progetti degli ultimi 3-4 anni, infatti, sarebbero stati validati (o respinti) proprio sulla base di scenari che prevedevano una quotazione media del greggio attorno agli 80 dollari al barile e dunque non verrebbero influenzati dal calo delle quotazioni segnato quest’anno rispetto ai livelli toccati a fine 2013, mentre i paesi produttori di petrolio aderenti all’Opec sembrano restare confidenti su una ripresa a medio termine della crescita mondiale e non vedono dunque motivi per ridurre la propria produzione al pari delle major mondiali.

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