Dati macro e tensioni in Ucraina pesano sui listini

L’EUROPA PERDE COLPI – Il dato della produzione industriale di agosto (+0,6% annuo sia in Eurolandia sia nella Ue-28) ha mostrato ancora una volta una forte divaricazione tra paesi che continuano a crescere (Irlanda, +22,1%, Republica Ceca, +5,6% e Ungheria, +5,1%) e chi invece appare in crisi (Malta, -7,4%, Svezia, -4,1%, Grecia -3,5%, ma anche Italia, -2,9%) sembra mettere di cattivo i listini europei, che tengono anche d’occhio l’evolversi della crisi in Ucraina e che già stamane vedevano diffusi cali tra i bancari.

UNICREDIT, ENEL E INTESA SANPAOLO TRA I PEGGIORI – Così a metà pomeriggio Londra oscilla a -0,16%, Parigi perde l’1,09%, Francoforte arretra dell’1,30%, mentre Madrid cede l’1,35% e Milano cade del 2,10%. Il paniere Eurostoxx50 perde così l’1,60%, con solo Asml Holding e Lvmh ancora sopra le chiusure di ieri, mentre i cali più pronunciati sono segnati da Unicredit ed Enel, in rosso di oltre 5 punti a testa, oltre a Intesa Sanpaolo, Rwe e Societe Generale, tutte oltre il 3% di perdita.

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