Crescita sempre più evanescente in tutta Europa

LA CRESCITA SI STA ARRESTANDO ANCHE IN EUROPA – Dopo che l’Istat ha comunicato dati peggiori delle attese per quanto riguarda ordini e fatturato delle aziende italiane, in calo oltre le attese a settembre con segnali negativi anche dall’estero, dati macro deludenti emergono anche in Europa. L’indice Pmi composito elaborato dall’istituto Markit per l’Eurozona cala infatti dai 52,1 punti di ottobre a 51,4 punti a novembre, il minimo degli ultimi 16 mesi, contro attese di consenso pari a 52,3 punti. I sottoindici per il settore manifatturiero e per quello dei servizi calano rispettivamente da 50,6 a 50,4 punti e da 52,3 a 51,3 punti, contro attese di consenso pari a 50,8 e a 52,4.

ITALIA E FRANCIA IN CRISI, GERMANIA IN STALLO – Segnali di ulteriore indebolimento tra i principali paesi di Eurolandia: la Francia vede crollare il Pmi manifatturiero da 48,5 a 47,6 punti, anche se risale debolmente il Pmi dei servizi da 48,3 a 48,8 punti (restando tuttavia inferiore ai 50 punti che fanno da confine tra le fasi recessive e quelle espansive). La Germania dal canto suo è ferma: il Pmi manifatturiero è calato esattamente a 50 punti dai 51,5 del mese precedente (dato che il consenso si attendeva fosse confermato), mentre il Pmi dei servizi crolla dai 54,4 punti del mese scorso a 52,1 punti.

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