Banche: in cinque pronte a varare un “bad fund”

DALLA BAD BANK AL BAD FUND – Si è parlato a lungo dell’ipotesi di una “bad bank” alla spagnola per alleviare le banche italiane del problema dei crediti deteriorati o in sofferenza, ma finora non se n’è fatto niente anche per il problema della valutazione da dare agli asset da conferire. Ora Bpm, Creval (che pare impegnato anche nel tentativo di valorizzare il proprio portafoglio immobiliare deteriorato), Banca Popolare di Vicenza, Bper e Banca Popolare di Bari sembrano aver rotto gli indugi e iniziato a lavorare al lancio di un fondo ad hoc.

DALLE POPOLARI 500 MILIONI DI CREDITI DETERIORATI
– Il veicolo, secondo la stampa italiana, dovrebbe chiamarsi “Valorizzazione Imprese” ed essere gestito dal fondo Opera, a cui le banche popolari coinvolte nel progetto conferirebbero un centinaio di milioni di crediti problematici di tipo corporate ciascuna, per complessivi 500 milioni di euro circa. In questo modo gli istituti de consoliderebbero parte dei propri crediti problematici, abbattendo il costo del credito e migliorando il tasso di recupero dei crediti. Prima dovrà tuttavia essere superato il problema del valore da attribuire agli asset conferiti.

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