Societe Generale: petrolio depresso per altri due anni

SOCIETE GENERALE TAGLIA LE STIME SUL PETROLIO – Dopo la mancata decisione dell’Opec in merito a eventuali tagli produttivi della scorsa settimana gli analisti di Societe Generale aggiornano, al ribasso, le proprie stime sulle quotazioni medie del petrolio per il prossimo biennio. Il petrolio Wti dovrebbe registrare una quotazione media di soli 65 dollari al barile sia nel 2015 sia nel 2016 (rispettivamente 17 e 16 dollari meno delle precedenti previsioni), mentre il Brent è ora visto in entrambi gli anni attorno ai 70 dollari al barile (con un taglio di ben 20 dollari in entrambi gli anni rispetto alla stime precedenti).

RIALZO QUOTAZIONI NON PRIMA DEL 2017 – Secondo gli esperti lo sconto tra Wti e Brent dovrebbe gradualmente ridursi sui 5 dollari al barile, via via che la crescita della produzione di “shale oil” statunitense rallenterà allentando in parte le pressioni ribassiste sulle quotazioni del Wti, mentre la sovraproduzione mondiale manterrà elevata la pressione sulle quotazioni del Brent. Dopo il 2016 un rallentamento della crescita della produzione di “shale oil” americano e una riaccelerazione della domanda mondiale di petrolio dovrebbero riportare gradualmente in alto i prezzi, col Brent visto attorno a 72 dollari nel 2016, a 74 dollari nel 2017 e a 75 dollari nel 2018, mentre il Wti dovrebbe a sua volta risalire rispettivamente a 67, 69 e 70 dollari al barile, in media, in ciascuno dei tre anni.

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