Generali non teme il downgrade “automatico”

GENERALI NON SI SCOMPONE – Inizio settimana prudente ma anche nel caso di Generali il downgrade scontato di Standard & Poor’s giunto dopo il downgrade sovrano già annunciato la scorsa settimana non sembra avere impatto rilevante sull’andamento del titolo in borse né sul sentiment degli investitori nei confronti del leone di Trieste che sembra “pagar dazio” solo per avere sede in Italia e non per la rischiosità del proprio modello di business o i risultati ottenuti dal management.

GIUDIZI RIDOTTI DOPO TAGLIO RATING SOVRANO – Nel caso di Generali il rating è stato ridotto a BBB+ da A-, ma Standard & Poor’s non ha mancato di limare anche il giudizio di merito su UnipolSai e Cattolica Assicurazioni, passate a BBB- dal precedente BBB. Per tutte e tre le compagnie l’outlook è stabile. In tarda mattinata a Milano Generali oscilla a 16,67 euro per azione, in recupero di circa mezzo punto percentuale rispetto alla chiusura di venerdì, con poco meno di 2 milioni di titoli già scambiati.

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