Milano chiude a passo di carica, grazie a Draghi

DRAGHI METTE NERO SU BIANCO: POSSIBILE QE – Secondo Mario Draghi, presidente della Bce, il board di Eurotower è pronto a ricorrere a misure non convenzionali che potrebbe se necessario comprendere anche “l’acquisto di una varietà di asset, uno dei quali può essere l’acquisto di titoli sovrani” (il cosidetto “quantitative easing”, ndr). Draghi lo ha precisato in una lettera indirizzata al parlamentare Ue Luke Ming Flanagan, aggiungendo che il consiglio direttivo seguirà con attenzione i “rischi sugli sviluppi dei prezzi nel medio termine”. La notizia ha messo le ali ai titoli finanziari europei, spingendo al rialzo listini già ben predisposti dalla partenza positiva di Wall Street.

ANCHE MILANO RIPARTE IN SCIA ALLE BANCHE – A fine giornata a Milano l’indice Ftse Mib ha così guadagnato il 3,69%, mentre il Ftse Italia All-Share ha chiuso a +3,39% e il Ftse Italia Star a +1,31%. Tra le blue chip tricolori è letteralmente schizzata al rialzo Mps (+12,39% a 52,05 centesimi di euro per azione), sostenuta anche da indiscrezioni di stampa che parlando di un interesse di Ubi Banca, Banco Popolare o Bnp Paribas, ma che secondo gli operatori potrebbe piacere al Banco Santander, che giusto oggi ha annunciato un aumento da 7,5 miliardi di euro  massimi. Molto bene anche Intesa Sanpaolo, Banco Popolare, Finmeccanica e Bper, tutte terminate con rialzi superiori ai 5 punti percentuali, mentre Yoox è scivolata sotto i 16 euro sul finale, chiudendo a -1,97%.

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