Mediolanum, così il trust di Fininvest diventa realtà

TRUST VERSO L’ISTITUZIONE – Alla fine, s’ha da fare. Nel cda di giovedì 8 gennaio, Fininvest ha approvato l’istituzione di un trust che dovrà provvedere al “graduale svolgimento delle attività di valorizzazione e alienazione” delle quote di Mediolanum eccedenti il 9,9% del capitale, che devono essere cedute dopo i provvedimenti della Banca d’Italia in seguito alla condanna dell’azionista Silvio Berlusconi. Lo ha annunciato la stessa società, il cui cda – secondo quanto riporta fra le altre l’agenzia di stampa AdnKronos – ha preso anche atto del ricorso presentato dall’ex presidente del Consiglio contro il provvedimento (qui la notizia).

CHIESTO UN RINVIO – Il consiglio di amministrazione di Fininvest, “tenuto conto del sopravvenuto ricorso e degli effetti che dall’eventuale accoglimento dello stesso possono scaturire, ha deliberato di dare mandato all’amministratore delegato di richiedere alla Banca d’Italia una proroga del termine di istituzione del trust per un periodo di tempo compatibile con la decisione sull’istanza cautelare avanzata con il ricorso”. Il board ha inoltre deciso “di approvare l’istituzione di un trust, con Fininvest in qualità di disponente, avente la finalità esclusiva di consentire, nel rispetto degli obblighi normativi e regolamentari applicabili, il graduale svolgimento delle attività di valorizzazione ed alienazione della partecipazione entro il termine di trenta mesi dalla data di istituzione del trust, ovvero dalla data odierna nel solo caso di accoglimento della richiesta di proroga”.

FININVEST UNICA BENEFICIARIAFininvest sarà l’unica beneficiaria del trust, che avrà come trustee la Sirefid (gruppo Intesa Sanpaolo), mentre Marina Brogi ne sarà il guardiano. Trustee e guardiano “agiranno in qualità di soggetti indipendenti”. Inoltre il board, “al fine di non contravvenire a quanto disposto dalla Banca d’Italia, in assenza di concessione della proroga da parte della Banca d’Italia stessa e salvo l’accoglimento dell’istanza cautelare proposta nel ricorso”, ha deliberato “di istituire il trust e nominare il trustee e il guardiano”. Il board infine ha deciso “di approvare o prendere atto della documentazione accessoria all’istituzione del trust e di dare mandato all’amministratore delegato di porre in essere quanto necessario o opportuno per dare esecuzione alle suddette delibere consiliari”.

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