Azimut, Giuliani suona la carica

LA CONVENTION – Una grande convention ha sigillato i 25 anni della fondazione di Azimut. Ieri, infatti, preceduta da una cena, si è svolta al Palalottomatica di Roma la “kermesse” della rete fondata e guida da Pietro Giuliani che ha raccolto oltre 1.500 promotori, quasi tutti presenti nella Capitale. La convention, intervallata da uno spettacolo di Piero Chiambretti, ha visto ovviamente Giuliani protagonista, affiancato dal top management del gruppo, da Marco Malcontenti a Paola Mungo e Paolo Martini, fino al gestore “guru”, Gherardo Spinola.

UTILE TRA 100 E 110 MILIONI – Giuliani ha lanciato nel corso della convention alcuni messaggi significativi. Ha confermato anzitutto che l’utile 2014 di Azimut dovrebbe attestarsi fra i 100 e 110 milioni di euro e che verrà pagato dividendo, nonostante la recente onerosa transazione con l’Agenzia delle Entrate (vedi notizia). Ha poi presentato il gruppo come sempre più una multinazionale del risparmio, presente in ormai 13 paesi e ha invitato i suoi promotori a spingere i loro clienti verso l’investimento sull’azionario perché gli asset obbligazionari rendono quasi zero.

ROBO-ADVISOR – Ma Giuliani ha anche lanciato un allarme e una sfida. Nei prossimi 5 anni, ha detto il numero uno di Azimut, il fenomeno dei “robo-advisor”, cioè la nascita di società che offrono consulenza sul web, è destinato ad aumentare e non è lontano il momento in cui un risparmiatore potrà comprare fondi o consulenza direttamente dal proprio device mobile. Giuliani si è detto comunque ottimista che Azimut farà fronte con successo, grazie agli skill della rete, allo scenario in mutamento del mestiere di promotore finanziario.

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