MILANO SALE NONOSTANTE TURBOLENZE IN ASIA – A metà mattinata a Milano continua a prevalere il segno positivo grazie in particolare agli strappi al rialzo dei titoli del comparto bancario, tra attese per il lancio del quantitative easing della Bce e di una possibile riforma delle banche popolari che abolendo il voto capitario rimetta in moto il processo di aggregazione. Il Ftse Mib segna al momento +0,64%, il Ftse Italia All-Share oscilla a +0,72% e il Ftse Italia Star guadagna lo 0,88%. Stamane Tokyo ha chiuso in rialzo dello 0,89%, mentre Hong Kong ha ceduto l’1,51% e Shaghai addirittura il 7,77% dopo la decisione di rendere più stringenti i vincoli ai finanziamenti concessi dai broker ai clienti per le attività di trading.
BANCHE IN GRAN SPOLVERO, MALE I PETROLIFERI – Tra le blue chip italiane segnano al momento rialzi superiori al 10% sia Bpm (+12,87%) sia Bper (+11,55%), con anche Banco Popolare (+7,71%), Ubi Banca (+7,17%) e Mps (+6,10%) che ripartono a razzo su ipotesi di un coinvolgimento nel prossimo “risiko” di settore nel ruolo di potenziali prede o cacciatori. In rosso Gtech e i petroliferi Saipem, Tenaris ed Eni, che soffrono la nuova discesa sui 48 dollari al barile delle quotazioni del petrolio Wti (sui 49,5 dollari nel caso del Brent).