BANCA ETRURIA SOSPESA AL RIALZO – Non solo Bpm, Banco Popolare o Ubi Banca: la riforma delle popolari varata ieri per decreto dal governo Renzi fa correre a Piazza Affari anche Banca Popolare Etruria e Lazio, sospesa al rialzo con un guadagno teorico del 20% e un ultimo scambio a 49,96 centesimi di euro per azione (+17,79%) quando erano passati di mano oltre 6,1 milioni di pezzi. Il titolo, in rialzo del 30% da inizio anno, è tornato sui livelli dello scorso novembre, ma il rimbalzo pur se vistoso appare poca cosa considerando che otto anni fa il titolo trattava sui 45 euro per azione come ricordano gli analisti di Websim.
IN ATTESA DI UN CAVALIERE BIANCO SI TRATTA SU ESUBERI – Da tempo il mercato scommette che l’istituto finirà preda di qualche altra popolare come Bper o Banca popolare di Vicenza (entrambe nell’elenco dei 10 istituti, tra cui la stessa Popolare Etruria e Lazio che dovranno trasformarsi in Spa abolendo il voto capitario entro i prossimi 18 mesi), nel frattempo la banca prova a trovare un’intesa coi sindacati sui previsti 410 esuberi indicati a dicembre come necessari per recuperare efficienza e produttività attraverso un drastico taglio dei costi. Esuberi a fronte dei quali i sindacati chiedono un taglio anche delle poltrone in Cda e delle remunerazioni dei consiglieri, oltre il ricorso al Fondo di solidarietà per i lavoratori che abbiano requisiti o a contratti di solidarietà.