OGGI SI GIOCA GERMANIA-GRECIA – Se finora si è trattato di schermaglie, il confronto Grecia-Germania vive stamane la partita decisiva di questo primo “round” di incontri tra gli esponenti del nuovo governo di Atene e i corrispettivi europei. In calendario vi è infatti un meeting tra il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, che sta da giorni cercando con alterne fortune un’apertura alla richiesta greca di alleggerire il debito contratto da Atene con i due programmi di aiuti internazionali varati nel 2010 e nel 2012, e il suo omologo tedesco, Wolfgang Schaeuble.
SCHEUBLE RESTERA’ SULLA DIFENSIVA? – Se Scheuble resisterà ad ogni compromesso, per Atene il quadro tornerebbe a complicarsi dopo che già la Bce ha messo un “altolà” molto chiaro ieri sera, annunciando che non accetterà più titoli greci come collaterali per prestare liquidità alle banche di Atene (pur ribadendo che la stessa può essere ancora fornita dalla banca nazionale ellenica, cosa che però comporta un costo più elevato e una maggiore discrezionalità nell’erogazione del credito stesso). Tutto questo mentre a fine mese scade la proroga in base alla quale la Bce ha finora continuato a fornire liquidità alla Grecia anche se i suoi titoli non hanno un rating “investment grade” come normalmente richiesto.
I MERCATI TORNANO A TEMERE IL RISCHIO CONTAGIO – Mentre la maggior parte degli economisti e commentatori evidenzia da tempo come le clausole a cui è stata sottoposta la Grecia si basassero su presupposti irrealistici e come sia interesse di tutti che un compromesso venga trovato consentendo alla Grecia quanto meno più tempo e la possibilità di pagare meno interessi sul debito da rimborsare, sui mercati torna a crescere il premio per il rischio, con nuove turbolenze in particolare sui mercati periferici come Spagna e Italia, i più direttamente minacciati da un possibile “contagio” che se trasferito al debito pubblico dei due paesi rischia di avere conseguenze ben più devastanti di quelle avute dalla crisi del debito sovrano di Atene.