Societe Generale: mancato accordo non significa Grexit, per ora

SOCIETE GENERALE: NON E’ ANCORA GREXIT – Il mancato raggiungimento di un accordo ieri in seno all’Eurogruppo non significa automaticamente che la Grecia uscirà dall’euro. Lo sostiene in una nota Yvan Mamalet di Societe Generale, sottolineando come nella stessa riunione siano emersi segnali incoraggianti per Portogallo e Cipro, gli altri due paesi di Eurolandia tuttora sottoposti a bailout. L’Eurogruppo è invece stato chiaro in merito al fatto che Atene non ha altra soluzione che richiedere entro lunedì prossimo un’estensione del programma di bailout che scade a fine mese.

MA IL TEMPO ORMAI STA SCADENDO – Secondo l’esperto un’intesa potrà essere comunque trovata dato che 1) un’estensione (del bailout) tra i 4 e i 6 mesi appare a portata di mano 2) flessibilità potrà essere offerta in termini di misure richieste a patto che Atene si impegni fortemente a rispettare le regole comuni. Se Atene non dovesse accettare, ha chiarito il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem (da sempre considerato un “falco”, ndr), non ci saranno altre “soluzioni ponte” e questo potrebbe portare la Grecia a dichiarare default, mentre la Bce dovrebbe interrompere la fornitura di liquidità al sistema bancario greco, cosa che potrebbe causarne il collasso, aumentare i fallimenti del settore privato e alla fine condurre Atene fuori dall’euro. “Non siamo ancora a questo punto, ma il tempo sta diminuendo minuto dopo minuto” conclude l’esperto di Societe Generale.

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