Fideuram, due record nel 2014

UTILE RECORD – L’ultimo bilancio di Banca Fideuram nella sua attuale configurazione si chiude con un utile record e un’ottima performance per l’istituto guidato da Matteo Colafrancesco che con quest’anno confluisce nella nuova Divisione Private Banking di Intesa Sanpaolo. Il totale delle masse amministrate nel 2014, infatti, ha sfondato il muro dei 90 miliardi di euro attestandosi a 90,2 miliardi con un +7,8% sull’anno prima. Ancor più significativa la crescita anno su anno, pari al 16,3%, delle masse amministrate in regime di consulenza (il Sistema Sei) che arrivano a 25,2 miliardi; mentre buono è anche il miglioramento delle masse del segmento private che salgono da 38,4 a 42 miliardi. Non esaltante l’andamento della raccolta netta, pari a 2,5 miliardi e sostanzialmente in linea (+1,9%) con il 2013, dove la componente di risparmio gestito è pari a 3,8 miliardi mentre i private banker delle reti Banca Fideuram erano 5.044 a fine 2014.

REDDITIVITA‘ – Ma è sotto il profilo della redditività che il 2014 di Banca Fideuram si delinea come un ottimo anno. Le commissioni nette sono infatti salite del 16,6% a 789 milioni e quelle ricorrenti pari a 826,1 milioni, rappresentanti la componente principale del margine commissionale, sono progredite del 15% circa grazie alla forte crescita delle masse medie di risparmio gestito e alla maggiore incidenza delle masse in consulenza. Ottimo il lavoro della banca guidata da Colafrancesco sul fronte dei costi perché il cost/income ratio è sceso dal 36,3% al 32,8%. E questo spiega perché l’utile netto consolidato segna il record della storia della banca a 401,9 milioni, in progresso del 28,4% sul 2013.

 

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