Banca Generali sale dopo fine segreto bancario svizzero

CADE IL SEGRETO BANCARIO SVIZZERO – La sigla dell’intesa definitiva tra Italia e Svizzera per lo scambio di informazioni finanziarie, che i giornali italiani celebrano come la fine del segreto bancario rossocrociato, spinge al rialzo i titoli del risparmio gestito, come già accaduto in occasione di precedenti condoni fiscali più o meno “tombali”. Secondo alcuni infatti in questi anni sarebbero stati illegalmente trasferiti all’estero almeno 130 miliardi (ma c’è chi ipotizza anche cifre superiori, attorno ai 180 miliardi) di capitali italiani per evadere le tasse. Il combinato disposto di voluntary disclosure e degli accordi bilaterali che l’Italia ha siglato con la Svizzera e che a giorni dovrebbe essere siglato anche col Lichtestein dovrebbe favorire il rientro in patria di una parte di tali capitali.

QUANTI MILIARDI TORNERANNO IN PATRIA? – Quanti? Gli analisti di Websim azzardano: tra un quarto e un terzo. Quel che pare certo è che ad “intercettare” i miliardi che dovessero prendere la via del rientro dovrebbero essere le principali società di private banking. Così tra i titoli in luce stamane a Milano si fa vedere Banca Generali (+1,28% a 25,39 euro per azione a metà giornata, quando sono passati di mano poco meno di 133 mila pezzi), da tempo impegnata ad affiancare alla propria rete di promotori finanziari una struttura di private banking dedicata alla clientela di fascia più elevata e che per gli esperti di Websim potrebbe registrare un impatto positivo in termini di utili ante imposte del 5% nel 2016.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!