Bpm sconta già gran parte del suo appeal speculativo

BPM SAREBBE UNA BELLA PREDA – Non bastano a Bpm le indiscrezioni di possibili interessi da parte di gruppi esteri pronti a espandersi in Italia per allungare ulteriormente il passo a Piazza Affari. Stamane il titolo dell’istituto lombardo cede poco meno di mezzo punto percentuale scivolando a 83,1 centesimi di euro per azione, con oltre 27,3 milioni di pezzi scambiati, nonostante la stampa italiana torni a proporre nomi come quelli di Bnp Paribas, Credit Agricole, Santander e Deutsche Bank quali potenziali acquirenti del gruppo una volta varata la strasformazione in Spa a seguito della riforma delle popolari.

IL TITOLO E’ GIA’ SALITO MOLTO – Al momento non sarebbero in realtà stati avviati né contatti né studi formali di una simile operazione ma come ricordano molti analisti anche stamane Bpm resta certamente tra le dieci banche popolari oggetto della riforma la più appetibile sia per il posizionamento geografico sia per la qualità degli attivi, nonché per la potenziale di crescita di ricavi e utili. In assenza di novità, tuttavia, il titolo, che negli ultimi dodici mesi è già salito di oltre l’85% di cui oltre il 43% solo negli ultimi tre mesi, non sembra avere la forza di mantenere ancora a lungo un simile ritmo di crescita delle quotazioni.

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