Pimco, KO i fondi “emergenti”

IL PROBLEMA DEGLI EMERGENTI – Non c’è solo la crisi del Total Return, il megafondo obbligazionario che nello scorso febbraio ha subito riscatti per 18 miliardi di dollari (vedi notizia), a turbare i sonni di Pimco. La grande casa di gestione di Newport Beach (California) controllata da Allianz, infatti, adesso ha un nuovo grosso problema: i suoi fondi che investono sui mercati emergenti.

I RISCATTI DEL FONDO – Risulta infatti che da inizio anno questi prodotti hanno registrato riscatti per 10 miliardi di dollari, pari ad oltre il 20% del totale degli asset under management. I dati di Bloomberg portano in evidenza i prodotti di cui responsabile è Michael Gomez, succeduto nel 2005 alla direzione degli investimenti sui mercati emergenti di Pimco a Mohamed El-Erian, uscito poi dalla casa di gestione (vedi notizia) per contrasti col “guru” Bill Gross, recentemente approdato a Janus Capital con risultati non eccezionali (vedi notizia).

LE PERDITE – Nel dettaglio gli asset gestiti da Gomez sono crollati dai 51 miliardi di dollari del 2013 a 28 miliardi, risultato sia di perdite sugli investimenti sia di fuga dei sottoscrittori. Il fondo Emerging Global Bond, con asset per 8,5 miliardi di dollari, ha sottoperformato due terzi di fondi della sua categoria negli ultimi tre anni.
Il fondo-bandiera mercati emergenti di Pimco, Emerging Markets Global Bond, ha visto riscatti per 3,7 miliardi di dollari nel 2014. Inoltre l’Emerging Markets Corporate Bond ha perso in un anno e mezzo oltre tre quarti dei suoi asset, debacle dovuta, ad esempio, all’investimento sbagliato sui bond della compagnia petrolifera brasiliana Ogx che faceva capo al tycoon Eike Batista, travolto dal crack con risvolto giudiziario.

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