Voluntary disclosure” a caccia di vip

LA CIRCOLARE NEL DETTAGLIO – La “voluntary disclosure”, dettagliata in una circolare resa noto venerdì scorso dall’Agenzia delle Entrate (vedi notizia) prova a sedurre Vip, sportivi e chi per una  serie di ragioni ha spostato verso l’estero la propria residenza. Vera o fittizia che sia per perfezionare la procedura di rimpatrio dei capitali non serve la residenza fiscale, ma è sufficiente il domicilio. E’ questo quello che ricorda la circolare dell’Agenzia delle Entrate: per aderire alla procedura, spiegano infatti dalle Entrate, non è necessario che il soggetto sia fiscalmente residente in Italia ma “è sufficiente”, si legge nel  documento, “che questi fosse fiscalmente residente in Italia in almeno uno dei periodi d’imposta per i quali è attivabile la procedura”.

LA VOLUNTARY STRIZZA L’OCCHIO AD ARTISTI E SPORTIVI STRANIERI – Inoltre l’accesso alla procedura “può essere validamente richiesto anche da coloro che, pur non essendo stati iscritti all’anagrafe della popolazione residente, abbiano comunque, di fatto, fissato il proprio domicilio o la residenza ai sensi del codice civile” in Italia. L’invito poi si fa ancora più esplicito verso gli artisti o sportivi “stranieri”: “Pur non avendo proceduto nei termini di legge alla propria iscrizione nei registri dell’anagrafe residente, abbia comunque trasferito in Italia dimora abituale o residenza”.  Allo stesso modo la strada della voluntary disclosure è aperta anche per chi iscritto all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero) abbia comunque mantenuto nel territorio dello stato il proprio domicilio o di fatto ha continuato a dimorare abitualmente in Italia.

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