Mercati emergenti, nessuna bolla per l’obbligazionario corporate

RISCHIO BOLLA? – Il mercato dei corporate bond esteri dei mercati emergenti ha raddoppiato le proprie dimensioni negli ultimi 5 anni fino a quasi 2.000 miliardi di dollari e ora è superiore al mercato statunitense del debito high yield e al più tradizionale mercato dei titoli di Stato in valuta forte. “Molti investitori sono preoccupati per una così rapida crescita e si chiedono se siamo nel mezzo di una bolla. Noi crediamo di no”. Lo sottolinea Samy Muaddi, EM Corporate Bond Portfolio Manager di T.Rowe Price.

SPAZI DI CRESCITA – “Riteniamo”, continua il manager, “di essere nelle primissime fasi di crescita di un’asset class che diverrà un tema destinato a rimanere all’attenzione negli anni a venire. Da una prospettiva più ampia, il mercato dei corporate bond degli Emergenti in valuta statunitense, la tipologia prevalente delle emissioni, conta ancora per meno del 10% degli oltre 30mila miliardi di dollari di credito totale. Vediamo molto spazio per un’ulteriore crescita delle opportunità possibili, considerata la vasta gamma di società del panorama dei mercati emergenti. Circa il 70% delle emissioni corporate sono investment grade, segno di solidità dei bilanci”.

IN CERCA DI CAPITALE – Il mercato corporate degli emergenti ha un importante potenziale di rendimento per gli investitori disposti ad assumersi rischi tipici di un mercato poco consolidato, offrendo un ritorno medio del 6% e una duration media di circa 5 anni. Le valutazioni assolute sono attraenti in un quadro di tassi bassi, ma anche il valore relativo è molto allettante se comparato sia con il debito corporate investment grade sia con l’high yield. “Con la probabile ripartenza dell’attività economica”, spiega ancora Muaddi, “le società avranno bisogno di raccogliere capitale per finanziare la fase espansiva. Infatti, la crescita del mercato del debito corporate degli emergenti è stata guidata soprattutto da imprese a caccia di finanziamenti a lungo termine piuttosto che di un aumento della leva finanziaria. Le banche dei Mercati Emergenti tendono ad offrire prestiti a breve termine a causa dell’inflazione tradizionalmente elevata, mentre il mercato dei bond esteri offre durate medie di sette anni. Le società stanno perciò emettendo obbligazioni per migliorare la propria struttura del capitale e finanziare le spese in conto capitale di lungo termine”.

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