Fca corre, Mps e Carige calano in una borsa altalenante

MILANO IN ALTALENA – Ancora una giornata sull’ottovolante per la borsa di Milano, che prima apre in ripresa, poi scivola in rosso, rimbalza nuovamente sulle attese di una soluzione alle trattative tra Grecia e gruppo di Bruxelles, poi torna ad azzerare ogni progresso complice l’apertura negativa di Wall Street a seguito di dati macro più forti del previsto che tornano a far salire le attese di un primo rialzo dei tassi ufficiali entro l’anno (ipotesi che a sua volta spinge in alto il dollaro). A fine seduta il Ftse Mib segna +0,18%, il Ftse Italia All-Share cede lo 0,09% e il Ftse Italia Star chiude a -0,07%.

FCA IN LUCE, TONFO DI MPS E CARIGE – Tra le blue chip rimbalzano con decisione Salvatore Ferragamo e Fiat Chrysler Automobiles, nonostante che i vertici di GM abbiano ribadito di non essere interessati a maxifusioni ma di essere aperti a collaborazioni specifiche con altri costruttori. Sergio Marchionne aveva lanciato lo scorso 29 aprile una proposta/appello affinché il settore accettasse nuove fusioni e acquisizioni dato che non appare in grado di ripagare strutturalmente il costo dei capitali investiti, ipotesi che sembra guadagnare consensi quanto meno tra analisti e investitori. Giornata pesante per Mps, che sotto aumento è finito a -16,82% (e i diritti a -9,28%), con volumi di scambio elevati. Banca Carige, a lungo sospesa al ribasso, limita sul finale le perdite (-3,67%) in attesa di veder partire a sua volta un aumento molto diluitivo.

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