La Grecia induce Milano alla prudenza, Mps risale mentre Carige scende ancora

GRECIA, CRESCE L’IRRITAZIONE DEI CREDITORI – L’accordo con la Grecia non è a portata di mano e l’irritazione sembra crescere tra i creditori di Atene riuniti a Dresda per gli incontri del G7, tanto che persino Christine Lagarde, direttore generale del Fondo monetario internazionale (Fmi) ormai “non esclude” più che la Grecia possa uscire dall’euro se ogni sforzo dovesse fallire. Così i mercati tornano a perdere leggermente quota, col Ftse Mib che dopo un’ora e mezza di scambi oscilla a -0,23%, al pari del Ftse Italia All-Share, mentre il Ftse Italia Star segna -0,34%.

MPS SALE ANCORA, CARIGE SEMPRE GIU’ – Tra le singole blue chip italiane si mettono in luce Mps (+1,8%), Saipem e Yoox, entrambe poco sopra il mezzo punto di recupero dopo le prese di profitto degli ultimi giorni. Bene anche Enel Green Power, mentre perdono oltre l’1,5% sia Telecom Italia sia Stmicroelectronics, messasi in evidenza giusto ieri. Tra le mid cap Banca Carige perde l’1,3% e si riporta a 6,47 euro per azione in attesa di notizie sull’aumento di capitale da 850 milioni di euro, che ieri il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, ha ribadito potrà essere autorizzato non appena “arriveranno le carte” da parte dell’istituto.

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