Bassilichi pensa alla borsa, ma prima vuol crescere

BASSILICHI GUARDA ALLA BORSA – Il gruppo fiorentino Bassilichi, attivo del business process outsourcing, giudica la quotazione in borsa uno sbocco naturale, ma non ha fretta come ha confermato oggi il presidente Marco Bassilichi nel corso di un incontro con la stampa. Nell’azionariato lo stesso Marco e il fratello Leonardo Bassilichi detengono “il 22%-23%”, mentre il 50% è in mano a fondi di private equity che potrebbero in futuro essere disposti a passare la mano ad un fondo internazionale, interessato a subentrare in vista di una ulteriore crescita del gruppo e di uno sbarco sul listino.

ATTENZIONE A POPOLARI E STARTUP – Il gruppo (al quale negli scorsi anni Mps ha affidato (in team con Accenture) la gestione delle attività amministrative e di back office attraverso la creazione di una joint venture), come ha confermato il presidente, guarda con grande attenzione anche al “risiko” che ci si attende possa partire a breve nel settore delle banche popolari, un settore che “era un mondo chiuso, ora cambierà la proprietà di Carta Sì e delle popolari e si determinerà uno scenario nuovo”. Quanto ad un’espansione all’estero, non è esclusa qualche acquisizione magari nei Balcani: “Ci interessano particolarmente le startup nel mondo dei sistemi di pagamento – ha concluso Marco Bassilichi – siamo pronti a esaminare tutti i dossier. Inoltre stiamo guardando nel mondo del digital commerce”.

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