Atene chiude le banche e la Borsa fino al 7 luglio

LA BCE NON FORNISCE ALTRA LIQUIDITA’ – La crisi greca sembra precipitare verso l’epilogo più negativo tra quelli possibili fino alla scorsa settimana. Dopo la decisione del premier Alexis Tsipras di indire un referendum popolare e il rifiuto dei creditori internazionali di concedere ulteriori dilazioni oltre il termine da tempo stabilito del 30 giugno, la Bce ha fatto ieri l’unica cosa che potesse fare da statuto: pur confermando per il momento il plafond del programma Ela a 89 miliardi, non ha proceduto ad alcun ulteriore incremento dello stesso pur dicendosi pronto a rivedere la propria decisione “in qualsiasi momento”.

 
ATENE CHIUDE BANCHE E BORSA FINO AL 7 LUGLIO – Dopo che solo nella giornata di domenica i correntisti greci avevano ritirato altri 700 milioni di euro dagli sportelli automatici delle banche, il governo ha annunciato in serata che banche e borsa resteranno chiuse sino a martedì 7 luglio, ossia dopo che sarà reso noto l’esito del referendum pro o contro l’accordo con la Ue in programma domenica 5 luglio. Atene è così il secondo paese dell’Eurozona a dover dichiarare un “bank holiday” (ossia a chiudere gli sportelli bancari forzatamente) e introdurre controlli di capitale. Alla riapertura delle banche (sempre che non venga ulteriormente rimandata) sarà infatti possibile ritirare tramite bancomat solo 60 euro al giorno, salvo per i titolari di bancomat stranieri.

 

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