Societe Generale: ora Atene rischia un doppio default

IN CALO PROBABILITA’ ESITO POSITIVO DELLA CRISI – Secondo gli analisti di Societe Generale la decisione di Alexis Tsipras di chiamare ad un referendum gli elettori greci per chiedere loro se sottoscrivere o no l’ultima proposta avanzata dai creditori internazionali alla Grecia (15 miliardi di euro di aiuti e bailout esteso di altri 5 mesi in cambio di riforme previdenziali, aumenti dell’Iva e ripresa delle privatizzazioni) riduce al 60% la probabilità che alla fine Atene accetti una soluzione che già appariva al massimo “semi-stabile” ma non in grado di chiudere una volta per tutte la crisi.

SI ALLUNGANO I TEMPI, DEFAULT CONTRO FMI E BCE? – In più il processo rischia di subire un ulteriore rallentamento e questo complica le cose, perché se finora ad essere in forse appariva solo il pagamento degli 1,5 miliardi circa di aiuti al Fmi al 30 giugno, ora si rischia che Atene non riesca a pagare neppure la rata di rimborso di aiuti alla Bce in scadenza il 20 luglio, con la conseguenza che un eventuale default non sarebbe solo nei confronti del Fondo monetario internazionale ma anche della Banca centrale europea, cosa che a sua volta rischierebbe di avere conseguenze ulteriormente negative.

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