Altra giornata no per Bpm e Mps sul Blueindex

SI SALVANO SOLO IN CINQUE Legg Mason e Franklin Resoursces sono stati ieri, con Janus Capital Group, Goldman Sachs e State Street, i soli componenti del Blueindex in grado di evitare perdite. Tutti gli altri 35 titoli del paniere hanno invece dovuto chiudere nuovamente in calo per il perdurare delle incertezze sulle sorti della Grecia, non meno che per altri fattori che creano turbolenza sui mercati come l’ulteriore indebolimento del petrolio e lo scoppio della bolla speculativa sui mercati azionari cinesi.

BPM E MPS CADONO NUOVAMENTE – Ancora una volta a pagare lo scotto maggiore sono stati i titoli finanziari italiani, segno che qualche gestore nostrano era ancora sovrappesato e ha iniziato a riportarsi a peso neutro o che dall’estero cresce il premio per il rischio richiesto per investire nei titoli tricolori ed in particolare per quelli come i finanziari che maggiormente avevano corso negli ultimi mesi. Peggio di tutti sono infatti stati Bpm (-6,36%) e Mps (-7,48%), due istituti che avevano potuto apprezzarsi grazie a un buon appeal speculativo in relazione all’atteso risiko bancario italiano che potrebbe vederli protagonisti sia nel ruolo di prese sia di potenziali poli aggreganti.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!