Apertura sottotono per New York, troppe le incertezze

VENDITE ANCHE A NEW YORK – Wall Street ingrana la retromarcia, dopo l’ennesimo crollo dei listini cinesi, nonostante il sostanziale congelamento di metà dei titoli quotati (mentre un altro quarto ha chiuso sul limite giornaliero di 10 punti di ribasso), e dopo che la Grecia ha presentato formale richiesta per un terzo programma di aiuti a partire da un primo “prestito ponte” da parte dell’Esm, in cambio di riforme. Dopo i primi scambi il Dow Jones cede lo 0,83%, l’S&P500 cala dello 0,84% e il Nasdaq è in rosso dello 0,94%.

BOND INCERTI, RISALE L’ORO – Dal canto loro i T-bond vedono il rendimento del decennale scivolare sul 2,23% e quello del trentennale oscillare sul 3,01%; l’oro risale a 1.158,1 dollari l’oncia (5,5 dollari meglio di ieri), l’argento oscilla a 15,01 dollari (4 centesimi sopra l’ultima chiusura) e il petrolio torna sui 52,64 dollari al barile, una trentina di centesimi sopra il fixing di ieri, dopo aver visto sempre ieri le quotazioni arrivare a sfiorare i 50 dollari al barile nella prima parte della giornata.

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