Private banking, Santander Italia migliora

SI AVVICINA IL PAREGGIO – Santander Private Banking dopo alcuni esercizi di forte perdita, intravede il pareggio. Qualche settimana fa, infatti, la banca italiana controllata dall’omonimo colosso creditizio spagnolo che sviluppa il business dedicato ai grandi patrimoni sotto la guida di Stefano Boccadoro (nella foto), ha visto l’assemblea dei soci rinviare a nuovo la perdita di 2,4 milioni di euro segnata nel 2014, in netta contrazione dal passivo di quasi 17,5 milioni del precedente esercizio.

IL PIANO DI CRESCITA – “L’obiettivo della banca nell’orizzonte 2015-2019 – si legge nella relazione sulla gestione – è di raggiungere il break even incrementando la redditività della gestione caratteristica, mantenendo sotto controllo il profilo di rischio”. “Il gruppo Santander – si legge ancora – ha intenzione di supportare la banca nel suo piano di crescita, come si evidenzia dagli ultimi aumenti di capitale effettuati nel corso degli anni e dalla concessione di una linea di credito di 150 milioni da parte di Banco Santander”.

IL BOARD DELLA BANCA – La migliorata redditività, a fronte di una raccolta complessiva che è stata di circa 3 miliardi, si spiega alla luce delle commissioni nette salite anno su anno da 13,4 a 16,3 milioni per l’aumentato collocamento di prodotti finanziari e di advisory, tanto che il margine di intermediazione è migliorato da 2,1 a 24,2 milioni. La raccolta diretta complessiva della clientela private si è attestata a 471 milioni (-6 milioni sul 2013) e gli impieghi ammontano a 259 milioni (-12 milioni), pari a 154 milioni di operazioni di fido in conto corrente e 105 milioni di operazioni di mutuo e prestiti personali. Nel board della banca, presieduto da Luis Moreno Garcia, siedono fra gli altri Matteo Cordero di Montezemolo e Giuseppe Stefanel.

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