“Voluntary disclosure” per gli anni prescritti

“VOLUNTARY DISCLOSURE” SUGLI ANNI PRESCRITTI – Arriva venerdì 17 luglio sul tavolo del consiglio dei ministri, per l’approvazione definitiva, il pacchetto di misure di attuazione della delega fiscale su certezza del diritto, internazionalizzazione e fatturazione elettronica. Attesa da parte del governo una proroga per la procedura di emersione dei capitali prevista originariamente per il 30 settembre.

IL TESTO SULL’ABUSO DEL DIRITTO
– Nel dettaglio, il testo sull’abuso di diritto disciplina la riforma del raddoppio dei termini sull’accertamento fiscale. Per coprire un disallineamento dei tempi di prescrizione, 6 anni nel diritto penale e 4 anni in diritto tributario, si dovrebbe prevedere di estendere i benefici della disciplina di collaborazione volontaria anche a quei contribuenti che si troverebbero non accertabili dal punto di vista tributario ma ancora perseguibili penalmente. L’estensione della “voluntary disclosure” a quei contribuenti per i quali, in relazione alle attività agli imponibili alle imposte e alle ritenute, sono scaduti i termini per la notifica degli atti recanti pretesa impositiva è già oggetto di studio da parte dell’Agenzia delle Entrate.

LA CIRCOLARE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
– Intanto proprio l’Agenzia ha rilasciato nella tarda serata di giovedì 16 luglio una nuova circolare interpretativa sulla procedura (leggi sotto documento sfogliabile). In essa si chiariscono alcuni punti. Tra di essi si specifica che è possibile fare “voluntary” sulle cassette di sicurezza, che i manager di spa e srl non devono fare in proprio la procedura perché la società è obbligata alla tenuta delle scritture contabili. Non solo: sul tema dei conti correnti esteri non dichiarati tutti coloro che hanno delega di firma devono aderire alla “voluntary”.

 

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