Moody’s gela l’Italia: ripresa insufficiente a creare occupazione

“CRESCITA INSUFFICIENTE” – Nel 2015 crescita in calo nei paesi del G20 con un Pil che salirà del 2,7% contro il +2,9% dello scorso anno: ma l’Italia resterà lontana con un dato intorno all’1%. È quanto emerge dal rapporto “Global Macro Outlook” dell’agenzia Moody’s, in cui viene evidenzia il peso del rallentamento della Cina sullo scenario globale. Mentre per quest’anno la crescita economica dell’Italia per l’agenzia di rating sarà dell’1% o inferiore a tale percentuale, 0,7% secondo il governo italiano. Tali tassi di crescita, avverte Moody’s, “non saranno sufficienti a far calare la disoccupazione in modo significativo”.

EUROPA – In generale l’Eurozona trarrà benefici dall’euro debole e dai bassi prezzi del petrolio ma, una volta che questi effetti si saranno esauriti, la crescita non supererà l’1,5% e “per diversi anni a venire”. D’altra parte, spiega Moody’s, al momento “non c’è alcuna evidenza, derivante da un marcato aumento degli investimenti o della produttività del lavoro o da una crescita dell’occupazione più rapida del solito, che le riforme strutturali abbiano significativamente innalzato il potenziale di crescita della regione”.

CINA E USA – Per quanto riguarda, invece, la Cina Moody’s vede nel 2015 un Pil in crescita del 6,8% che il prossimo anno dovrebbe scendere al 6,5% per attestarsi alla fine del decennio intorno al 6%. L’agenzia, comunque, per il momento non prevede grosse ricadute sul Pil dalla brusca caduta delle borse cinesi ne’ dalla svalutazione del renminbi avviata la scorsa settimana. Lo scenario per gli Usa, invece, prevede un Pil al +2,4% per quest’anno per poi salire nel 2016 al +2,8 grazie all’andamento positivo del mercato del lavoro, dei profitti delle società, della domanda interna e delle condizioni finanziarie.

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