Voluntary, le pratiche salgono a 70.000

SALGONO LE PRATICHE – Accelerano le pratiche di rientro dei capitali, che però devono fare i conti con un pasticcio di date. “Ad oggi sono arrivate 70.000 istanze” all’Agenzia delle Entrate per la voluntary disclosure, cioè per il rientro dei capitali dall’estero. Lo ha annunciato Rossella Orlandi, direttore dell’Agenzia, a margine di un’audizione alla Camera sull’anagrafe tributaria e sul contrasto all’evasione fiscale. “Nel 2016 – ha continuato – ci saranno 350.000 controlli in aggiunta al nostro lavoro; si tratta di un impegno assolutamente straordinario, che esce dall’ordinarietà e cercheremo di fare il possibile, come abbiamo sempre fatto”, ha spiegato Orlandi, aggiungendo che i concorsi per l’assunzione di dirigenti all’Agenzia delle Entrate possono partire e l’obiettivo è di inserirne 400.

IL PASTICCIO DI DATE – Il pasticcio di date, invece, che allarma intermediari e contribuenti riguarda il fatto che proprio l’Agenzia non ha ancora chiarito l’interpretazione da dare alla versione finale della relazione governativa al decreto di proroga della “voluntary disclosure”. Così le direzioni regionali dell’Agenzia sono divise fra chi ritiene (attenendosi alla legge) che chi ha presentato l’istanza entro il 30 settembre scorso possa presentare la relazione e la documentazione entro il prossimo 30 dicembre e chi, invece, ritiene che il termine di 30 giorni dalla presentazione dell’istanza (non previsto dalla legge) debba essere rispettato. Quindi 30 ottobre come deadline per relazione e documentazione.

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