Prezzi del petrolio in ripresa, per gli analisti può durare

I FONDI HEDGE PUNTANO SUL PETROLIO – Col petrolio rimbalzato in area 50 dollari al barile dopo essere rimasto per tutta l’estate poco sopra i 40 dollari, i fondi hedge tornano a mostrarsi ottimisti accrescendo le posizioni “lunghe” sui future dell’oro nero. Lo segnala l’agenzia Bloomberg citando dati della Commodity Futures Trading Commission secondo cui tali posizioni sul future del Wti texano la scorsa settimana sono balzate all’insù del 12%, sui massimi delle ultime 12 settimane, mentre contemporaneamente le posizioni “corte” (ribassiste, ndr) sono andate diminuendo.

PRODUZIONE USA IN RAPIDO CALO – Intanto sempre la scorsa settimana il numero di impianti di trivellazione attivi negli Stati Uniti è calato a 605, il minimo degli ultimi 5 anni secondo quanto riporta Baker Hughes, mentre la produzione giornaliera si è ridotta di 400 mila barili dal picco storico di 9,61 milioni di barili toccato a inizio giugno, secondo i dati della Energy Information Administration. Molti analisti ritengono che questo calo possa avere un effetto significativo e duraturo sui prezzi e proseguire o anche accelerare l’anno venuto, contribuendo a riportare l’oro nero stabilmente sopra i 50 dollari al barile.

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