Healthcare, la crescita poggia su quattro pilastri

MOLTEPLICI FATTORI DI SVILUPPO – “Molti fattori trainano la crescita del settore healthcare: cure mediche personalizzate, influsso dell¹autorità sanitaria statunitense, diverso rapporto con i pazienti e attività M&A”, sostiene Christophe Eggmann, gestore del Julius Baer Multistock – Health Innovation Fund. “Il settore dispone di un interessante profilo di rischio/rendimento Le terapie antitumorali e genetiche stanno facendo in questo periodo progressi particolarmente convincenti Il settore sanitario sta attraversando una fase di espansione”.

NUOVI FARMACI TRAINANO IL FATTURATO – “I numerosi nuovi farmaci stimolano la crescita del fatturato, cosa di cui beneficerà enormemente il settore”, afferma Eggmann. Secondo il gestore del fondo, “le aziende farmaceutiche stanno trasformando i risultati delle ricerche mediche degli scorsi anni in prodotti. Così facendo, le nuove procedure di diagnosi permettono trattamenti medici ancora più mirati. Le innovazioni garantiscono una sanità migliore nella quale in futuro i pazienti avranno accesso a un¹offerta molto più ampia di terapie e farmaci. Ciò risulta proficuo anche per gli investitori. L‘innovazione genera rendimenti“,  spiega Eggmann, che accredita il settore sanitario di crescita nel lungo periodo. “Dal punto di vista del rischio/rendimento, il settore sanitario è il più interessante degli ultimi 25 anni. L’indice S&P 500 Healthcare, ad esempio, tra il 1990 e il 2014 ha raggiunto un rendimento generale rettificato al rischio nettamente migliore (Sharpe Ratio di 0,58) rispetto all¹S&P-500 (Sharpe Ratio di 0,44)”.

I QUATTRO PILASTRI DELLA CRESCITA –  Il primo pilastro è rappresentato dalle cure mediche personalizzate, che rivoluzioneranno, secondo Eggmann, il trattamento dei pazienti. Attraverso la creazione di profili genetici è possibile valutare, già prima dell’inizio del trattamento, quale terapia è adatta per quale paziente. “Il grande potenziale per ottenere migliori risultati terapeutici mantenendo bassi i costi stimola l’innovazione di prodotti e terapie”, afferma  il gestore del fondo. Il secondo pilastro è il maggiore supporto alle nuove terapie da parte dell’autorità sanitaria statunitense FDA (Food and Drug Administration) che “ha infuso maggiore fiducia negli investitori e condotto a una rivalutazione di molte aziende”, sostiene Eggmann. Il terzo pilastro nominato da Eggmann è una diversa dinamica del mercato. Da un lato, in futuro il rimborso dei trattamenti dipenderà soprattutto dal successo degli stessi. L¹analisi costi/benefici per l’azienda da parte del settore sanitario diventerà quindi sempre più importante perché gli andamenti del mercato si allontanano da una politica forfettaria delle prestazioni per avvicinarsi a un modello di indennità orientato alla performance. Dall’altro, Eggmann ritiene che cresceranno le spese mediche private perché molti pazienti vogliono decidere autonomamente in fatto di salute. “Le persone assumono un ruolo sempre più attivo. In futuro, i pazienti si comporteranno come consumatori, spendendo di più per le prestazioni sanitarie e scegliendo autonomamente tra diversi prodotti e servizi”: questo è ciò che prevede il gestore del fondo. Il quarto pilastro è l’attività legata alle fusioni e acquisizioni. Eggmann ritiene che ci siano molti obiettivi di acquisizione interessanti, soprattutto per quelle aziende che vogliono garantirsi una crescita futura. Il settore M&A riceve uno slancio ulteriore grazie al fatto che attualmente molte aziende del settore sanitario stanno ridefinendo il proprio portafoglio di attività, analizzando la loro posizione di mercato e valutando, in base a ciò, fusioni e acquisizioni.

CRESCE IL FATTURATO DALLE TERAPIE ANTITUMORALI – “Una spinta ulteriore deriva dal settore delle terapie antitumorali e genetiche che stanno facendo progressi particolarmente convincenti con il settore di ricerca dell¹oncologia immunitaria che potrebbe addirittura trasformare determinati tipi di cancro in malattie croniche. I canali produttivi sono pieni e gli analisti valutano un potenziale di fatturato superiore ai 40 miliardi di dollari, solo negli USA”, spiega il gestore del fondo.

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