Voluntary, l’ufficio è a scelta

FASE DUE – L’Agenzia delle Entrate ha fatto chiarezza su un punto importante riguardante la procedura di rientro dei capitali. Per la “fase 2” della voluntary disclosure (istruttoria, contraddittorio e emissione atti) i contribuenti potranno infatti manifestare apposita richiesta se mantenere l’istanza, presentata dopo il 10 novembre, al centro operativo di Pescara o dirottarla a un’altra direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate.

IL PROVVEDIMENTO – Il provvedimento n. 153427/2015 diffuso venerdì scorso in serata dall’Agenzia delle Entrate (leggi sotto il documento) spiega inoltre, secondo “Italia Oggi”, che nella scelta dell’ufficio voluntary, il contribuente dovrà indicare la propria disponibilità a comparire personalmente o a mezzo di rappresentanti. Il provvedimento completa il quadro delle novità applicative introdotte con la legge di conversione, n.187/2015, sulla proroga della voluntary disclosure, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 277.

MAXI CENTRO A PESCARA – La legge, assieme al termine di proroga per la presentazione delle nuove istanze, fissato a oggi lunedì 30 novembre ha infatti modificato anche l’assetto della competenza degli uffici per la disamina delle pratiche di collaborazione volontaria. Fino al 10 novembre si inoltravano alle direzioni provinciali di competenza secondo le ordinarie regole del diritto tributario. Dal 10 novembre, per venire incontro ad esigenze di tutela privacy e contenere il rischio di incompatibilità ambientali in alcune zone d’Italia, è stato individuato come maxi centro smistamento il centro operativo di Pescara.

90MILA ISTANZE – Alla vigilia della scadenza della proroga “Il Sole 24Ore” parla di 90 mila istanze presentate, il 30% delle quali per rimpatri sotto i 500 mila euro e ipotizza un incasso finale per il fisco di circa 4 miliardi di euro.

 

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!