Intesa Sanpaolo: continua l’idilio del mercato con la banca guidata da Carlo Messina

INTESA SANPAOLO NEI TOP PICKS DI CREDIT SUISSE – Intesa Sanpaolo in evidenza a Piazza Affari, dove il titolo guadagna stamane mezzo punto riavvicinandosi alla soglia di 2,85 euro per azione. L’istituto guidato da Carlo Messina è l’unica banca italiana inserita dagli esperti di Credit Suisse (che hanno anche alzato da 2,9 a 3,2 euro per azione il target price sul titolo) tra i “top picks” dle comparto bancario europeo, insieme a Abn Amro, Barclays, Bankia, Credit Agricole, Denske Bank e Nordea Bank.

BENE NPL, WEALTH MANAGEMENT E MARGINE INTERESSI – Merito, sottolineano gli esperti, del recupero sul fronte dei crediti deteriorati (Npl) e della decisione del management di puntare sul rafforzamento delle attività di wealth management, oltre che dell’elevata sensibilità ai tassi (un rialzo del 1% del costo del denaro consentirebbe alla banca di veder crescere di 1,1 miliardi di euro il margine netto di interessi) e dell’eccellente solidità patrimoniale (con un Cet1 del 13% Intesa Sanpaolo è tra le migliori banche europee e ben oltre il 9,25% minimo richiesto dalla Bce).

IL MERCATO APPREZZA L’OPERATO DI MESSINA – Finora il mercato mostra di apprezzare l’operato di Carlo Messina, nominato Consigliere delegato e Chief executive officer del gruppo il 29 settembre 2013; da allora infatti il titolo è salito da 1,58 a un picco di 3,56 euro nel luglio 2015, prima di ridiscendere sugli attuali 2,85 euro, con una capitalizzazione cresciuta comunque del 80% dai 26,3 ai 47,5 miliardi attuali. Soprattutto, dal luglio dello scorso anno ad oggi il titolo è rimbalzato di oltre il 71% dagli 1,68 euro a cui era ridisceso per i timori legati alla crisi degli Npl. Segno che la “cura Messina” piace agli investitori almeno quanto gli analisti.

COSA POTREBBE ANDARE STORTO – A questo punto, concludono gli esperti rossocrociati, solo un nuovo peggioramento dello scenario macroeconomico italiano, che non pare all’orizzonte, sorprese negative sul fronte della qualità del credito o nuovi tentativi di acquisizione dopo quello potenziale, ma mai concretizzatosi, di Generali, potrebbero turbare l’idillio tra Intesa Sanpaolo e gli investitori.

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