Milano perde quota, soffre il rimbalzo dell’euro

MILANO INDIETRO TUTTA DOPO ANNUNCI BCE – La delusione dei mercati finanziari europei è stata grande all’azione poco più che simbolica (riduzione di uno 0,1% del tasso sui depositi, da -0,2% a -0,3%, proroga da settembre 2016 a marzo 2017 della scadenza del quantitative easing) annunciata oggi dalla Bce dopo settimane passate a ripetere che Eurotower era pronta a fare tutto ciò che fosse stato in suo potere per far ripartire le attese sull’inflazione “core” di Eurolandia. Anche Milano non si è sottratta alle robuste prese di profitto seguite all’annuncio, così il Ftse Mib ha chiuso a -2,47%, oltre il 3,5% sotto il massimo intraady, mentre il Ftse Italia All Share ha terminato a -2,32% e il Ftse Star a -1,21%.

SNAM RINGRAZIA L’AEEG, CAMPARI E LUXOTTICA IN AFFANNO – Tra le blue chip italiane a fine giornata sono rimaste in rialzo solo Snam (+3,82% dopo che l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas ha pubblicato le linee guida definitive per il calcolo delle tariffe dal primo gennaio 2016), Yoox Net a Porter (+1,20%) e Terna (+0,90%), mentre le vendite hanno pesato in particolare su Campari (-4,46%), Luxottica (che come la stessa Campari soffre il calo del dollaro), Tenaris e Banco Popolare (tutte in rosso di oltre il 3,5%) e Bper (che ha chiuso a -3,35%). In frenata sul finale anche Banca Ifis che tuttavia chiude in rialzo (+0,22%) per la terza seduta consecutiva a 26,95 euro per azione, dopo aver toccato il nuovo massimo storico intraday a 28,19 euro per azione.

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