Ghizzoni ridisegna la presenza di Unicredit in Est Europa

UNICREDIT IN BILICO, MENTRE GHIZZONI PARLA -Unicredit poco sotto la parità a metà seduta, col titolo a 5,165 euro per azione (-0,29%) dopo che sono passati di mano circa 17 milioni di azioni. In mattinata nel corso di un incontro con la comunità finanziaria l’amministratore delegato del gruppo, Federico Ghizzoni, ha annunciato che spera di chiudere a inizio 2016 la cessione della controllata ucraina, Ukrosotsbank, per la quale il gruppo tratta con Abh Holdings, holding lussemburghese della società di investimento russa Alfa Group.

IL GRUPPO RIDISEGNA LA PRESENZA NELL’EST EUROPA – Ghizzoni ha anche confermato che il gruppo potrebbe invece tornare a crescere in Polonia, dove voci di stampa vogliono Banca Pekao (secondo istituto del paese, controllata da Unicredit)interessata a Bph, istituto finora controllato da General Electric e quotato sul listino di Varsavia, con una capitalizzazione di circa 2,5 miliardi di zloti (poco meno di 600 milioni di euro). Per quanto riguarda infine l’accordo per integrare le attività di asset management di Pioneer Investments con quelle del Banco Santander, Ghizzoni ha dichiarato che il closin è previsto per il secondo trimestre del prossimo anno.

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