Voluntary disclosure ai supplementari

Termini più estesi per la presentazione della relazione e della documentazione legate alle istanze di “voluntary disclosure”. Secondo ItaliaOggi, tra l’amministrazione finanziaria e il Ministero dell’economia e delle finanze sono in corso colloqui per concedere più tempo per il completamento delle istanze della procedure di collaborazione volontaria. La deadline per completare le pratiche delle istanze, prenotate al 30 novembre scorso, è fissata al prossimo 31 dicembre.

Potrebbero invece essere fischiati i “tempi supplementari” anche di quattro mesi per ultimare e trasmettere all’Agenzia delle Entrate la ricostruzione dei capitali nascosti al fisco. Al momento una data non è stata decisa, ma si sta valutando un termine più ravvicinato, al 28 febbraio o uno più lungo fino al 30 aprile.

Sul punto, peraltro, non ci sono esigenze di cassa che incombono sul legislatore. I soldi della “voluntary disclosure” impegnati dal governo, sia in legge di Stabilità 2016, sia nel decreto legge 153 che ha concesso la proroga, con il meccanismo del doppio invio (domande al 30 novembre, documenti al 31 dicembre) ammontano a 2 miliardi di euro di gettito. Dai dati diffusi dal Mef e dall’Agenzia delle Entrate, nella conferenza stampa di chiusura dell’operazione, lo scorso 9 dicembre, il gettito già contabilizzato nelle casse dell’erario di interessi e sanzioni è di oltre 3,8 miliardi ed è, per ammissione dello stesso direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, destinato ad aumentare.

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