Piazza Affari è la migliore Borsa del 2015

UN 2015 DA RICORDARE – La Borsa di Milano chiude il 2015 meglio di Francoforte, Parigi e Londra, ma anche di New York, Shanghai e Tokyo: Piazza Affari archivia l’anno con un rialzo di poco inferiore al 13% (al termine della giornata del 30 dicembre, in rosso per l’1,1%), e si posiziona al primo posto “tra le principali borse mondiali per performance”. Per il Ftse Mib, a quanto riferisce La Repubblica, il livello massimo è stato toccato il 20 luglio, mentre il minimo è datato 7 gennaio. I dati comunicati da Borsa Italiana, aggiornati al 29 dicembre, indicano inoltre per il Ftse All Share un rialzo del 16,47% (massimo il 13 aprile, minimo il 7 gennaio). Il segmento Star, invece, “si è distinto per una performance più alta rispetto agli indici principali” con una crescita annua del 39,52%.

CORRONO LE IPO – Borsa Italiana ha chiuso il 2015 con 32 nuove ammissioni, di cui 27 collocamenti: per la piazza milanese si tratta del maggior numero di quotazioni dal 2007 e superiore alle 26 Ipo dello scorso anno. Considerando anche le 16 società revocate dal listino, il numero delle quotate è salito a 356, di cui 282 sul mercato Mta e 74 sull’Aim, quello dedicato alle aziende più piccole. Tra queste anche Blue Financial Communication, che edita BLUERATING, bluerating.com, Private e privatebankingweb.com. In totale, le società quotate e di nuova ammissione hanno raccolto 9,8 miliardi di euro, 4 miliardi in aumento capitale e 5,7 miliardi in sede di ipo. L’operazione più grande è stata Poste Italiane che ha raccolto 3 miliardi di euro, risultando così la maggiore ipo degli ultimi dieci anni. Complessivamente, nel 2015 sono state otto le società che si sono quotate sul listino principale Mta (5 nel segmento Star): alle spalle di Poste, per dimensioni, si sono collocate Banzai, Ovs, Massimo Zanetti beverage group, Inwit, Banca Sistema, Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna e Openjobmetis.

INTESA E UNICREDIT LEADER NEGLI SCAMBI – I titoli più scambiati a Piazza Affari, spiega il quotidiano, sono stati quelli delle maggiori banche italiane. Il titolo UniCredit, come lo scorso anno, è stato il più scambiato come numero di contratti (3,9 milioni contro i 5 milioni del 2014). Intesa risulta invece in testa per controvalore, categoria in cui sorpassa la stessa UniCredit e raggiunge i 95,2 miliardi di euro (nel 2014 l’istituto di Piazza Gae Aulenti era in testa con 112,3 miliardi di controvalore). Complessivamente, gli scambi di azioni in Borsa hanno raggiunto una media giornaliera di 3,2 miliardi di euro e quasi 282mila contratti. Sono stati scambiati in tutto oltre 70,7 milioni di contratti per controvalore di oltre 801,7 miliardi di euro. Il massimo giornaliero per controvalore scambiato è stato raggiunto il 24 agosto con 5,9 miliardi di euro e 530.325 contratti scambiati. Cresce la capitalizzazione delle società quotate a Piazza Affari, aumentata nel 2015 del 17,6% rispetto a un anno prima a 567,7 miliardi, pari al 34,8% del Pil italiano contro il 29,1% di fine 2014.

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