Oro nero sempre più in basso

TENSIONI ARABIA-IRAN E CINA PESANO SU PETROLIO – Neppure lo stato di crescente tensione in Medio Oriente e in Asia riesce a far ripartire il petrolio, su cui continuano a pesare i timori di un ulteriore rallentamento della seconda economia mondiale, quella cinese, che possa ripercuotersi anche sulla crescita della domanda mondiale di greggio. Così stamane il Brent è in calo di oltre due dollari rispetto alla chiusura i ieri e il Wti sfiora il dollaro di perdita.

LA SOVRAPRODUZIONE PREME SUI PREZZI – Gli intermediari temono infatti che la crescente tensione in Medio Oriente vanifichi ogni ipotesi di cooperazione tra paesi produttori per sostenere i prezzi e con un incremento delle scorte questo significa che la sovraproduzione Opec continuerà a premere sulle quotazioni. Poco dopo mezzogiorno il Brent del Mare del Nord segna 35,09 dollari al barile (2,13 dollari meno di ieri), mentre il Wti oscilla a 35,02 dollari (95 centesimi meno della vigilia).

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